Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash, nasce a Nicosia, in Sicilia, il 22 maggio 1979.
Verso metà anni '80 la famiglia si trasferisce in Barona, un quartiere periferico di Milano, dove Fabio inizia a
frequentare il cosiddetto "Muretto", luogo di ritrovo per gli appassionati di cultura hip hop e fulcro del rap milanese.
È qui, alla fine degli anni '90, che Fabio entra in contatto con alcuni grandi artisti come Guè Pequeno,
chiamato all'epoca Il Guercio, e Jake La Furia, che poi lo aiuteranno a farsi strada nel panorama musicale.
Il primo soprannome scelto è Juza delle Nuvole, preso in prestito da un personaggio di Ken il Guerriero.
Ma in risposta a tutte le offese razziste subite da piccolo a causa dei suoi lineamenti mediterranei, più avanti
il nome diventerà Marrakesh, ma con il cash, i soldi, al posto del "kesh".
"Per tanto tempo ho dovuto tenere nascoste delle parti di me; poi ho capito che potevo riappropriarmi della mia diversità e trasformare quel nome "marocchino" con cui mi chiamavano con disprezzo e usarlo come un punto di forza. Marracash, appunto."
La prima vera comparsa con il nome Marracash è nel mixtape collaborativo con i Club Dogo del 2003.
Due anni dopo esordisce con il mixtape autoprodotto "Roccia Music I" che ottiene un riscontro significativo nel panorama musicale e lo porta a firmare un contratto discografico con la Universal Music Group, con la quale,
nel 2008, pubblica il primo album solista, l'omonimo "Marracash".
Il titolo del secondo album "Fino a qui tutto bene" del 2010 riprende una citazione del film "La Haine" (L'odio):
"Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani.
Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete:
"Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene".
Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."
Nel 2011 viene pubblicato il terzo album, intitolato "King del Rap", soprannome con cui viene chiamato tutt'ora,
che sarà certificato disco di platino per le oltre 50.000 copie vendute.
L'anno successivo Marracash, insieme al produttore Shablo, fonda un'etichetta discografica indipendente,
la "Roccia Music", con la quale sostiene giovani artisti emergenti e scopre nuovi talenti come Sfera Ebbasta,
Achille Lauro e Luchè, che poi diventeranno nomi celebri nel mondo del rap.
All'epoca del quarto album, "Status" (2015), i confini tra pop e hip hop non sono ancora del tutto chiari.
Il disco è caratterizzato infatti da numerose influenze provenienti da altri generi musicali ed è definito dal rapper
come l'album più solido della sua carriera:
"Con questo disco ho capito cosa volevo dalla musica e cosa volevo essere nella musica."
A gennaio 2016 esce "Santeria" in collaborazione con Guè, in cui viene raccontata la visione della vita e
della musica dei due rapper attraverso brani ironici intrisi di velate critiche ad aspetti sociali e musicali.
La ripubblicazione dell'album di debutto "Marracash - 10 anni dopo" (2018) suona come una dichiarazione di vittoria nei confronti di quella paura iniziale di non riuscire a replicare il successo del primo disco.
Nel 2019 fa uscire il suo sesto album "Persona", ispirato al concetto del doppio, le cui origini vanno trovate nel suo disturbo bipolare diagnosticato in quel periodo e divenuto un tema ricorrente all'interno dei suoi brani.
Il filo conduttore della tracklist è rappresentato da un ipotetico viaggio attraverso tutto il corpo,
dagli organi alla psiche fino a comporre un essere umano, una persona.
I brani affrontano varie tematiche, come la salute mentale, le ansie e i rapporti sbagliati, attraverso l'incontro
tra le due personalità del rapper: Marracash l'artista, e Fabio la persona.
L'album riceve il plauso della critica, venendo definito come "il miglior disco italiano dell'anno" dalla rivista musicale Rolling Stone Italia e contribuisce a rendere il rapper uno degli artisti nazionali più versatili e introspettivi.
Il titolo del settimo album, "Noi, loro, gli altri", "racconta il momento: siamo una società frammentata, divisa in squadre e fazioni, ognuna con la sua verità. Si rivendica il diritto all'identità e allo stesso tempo si perde la visione d'insieme."
L'anno seguente il disco, con il suo carattere provocatorio nei confronti dello star-system di oggi,
fatto di influencer e social, vince il premio targa Tenco come miglior album.
ascolta @kingmarracash